
Il sanscrito è lantica lingua
dellIndia, i cui primi monumenti i Veda risalgono
alla metà del II millennio aec. Dal sanscrito discendono le moderne
lingue neo-arie parlate attualmente nel nord del subcontinente (hindi,
bengali, nepali, marathi,
gujarati etc.), ma il sanscrito stesso vive ancora come lingua
dotta in riviste e trasmissioni radiofoniche di cultura tradizionale,
in composizioni letterarie e nelle conversazioni dei pandit.
Il sanscrito è la lingua sacra dellInduismo e del Buddhismo
del Grande Veicolo.
Dal punto di vista glottologico il sanscrito
è una lingua indoeuropea cugina delle lingue classiche. La scoperta
di questa parentela segnò linizio della disciplina della
glottologia indoeuropea, il cui atto di nascita si suole far coincidere
con il celebre discorso sulla cultura indiana di Sir William Jones nel
1786, quando egli additò allattenzione degli studiosi le
affinità esistenti tra il sanscrito, da un lato, e il greco e il
latino, dallaltro, avanzando lipotesi di una fonte comune
da cui sarebbero forse scaturiti anche il gotico, il celtico e il persiano.
Merita di esser ricordato lelogio del sanscrito che egli fece in
quella occasione: The Sanskrit language, whatever may be its
antiquity, is of wonderful structure, more perfect than the Greek, more
copious than the Latin, and more exquisitely refined that either.
La cultura sanscrita ha influenzato profondamente
la cultura dellestremo oriente e del sud-est asiatico, dove ha svolto
un ruolo non dissimile da quello esercitato dalla cultura greca in occidente.
La calligrafia «Śrī» è
di R.K.
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